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75,1 km - Dislivello 2.100mt

Tappa 07

Pratola Peligna -

Campo Imperatore

Venerdì 12  Maggio 2023 75,1km Dislivello 2.100mt
Tappa adatta a: Ciclisti Esperti

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PRATOLA PELIGNA

Panoramica

Il primo documento in cui compare il nome di Pratola (“in loco Pratulae”) è un contratto agrario del 997- Dal 1863, per Regio Decreto, il paese ha assunto il nome di Pratola Peligna.

Il 9 gennaio 2006 al comune di Pratola è stata conferita dal Presidente della Repubblica la Medaglia di Bronzo al Merito Civile.

Tradizioni: Il culto della Madonna della Libera
Secondo la leggenda, durante la terribile peste del 1456, un contadino sognò la Madonna liberatrice, che gli annunciò la fine dell’epidemia.
La festa si celebra ogni anno la prima e la seconda domenica di maggio.

Gastronomia

I “fagioli di Pratola”, “poverelli” e “cannellini”, “le sette minestre”, e scrippelle.
Lasagna riccia con la ricotta e ragù di agnello, “le pizzelle”, i “ceci ripieni” (con ripieno di passata di ceci, mosto cotto, cioccolato e canditi) e la “pizza” “di Carnevale” e “di Pasqua”.

Bevande

A Pratola ci sono importanti aziende vinicole e cittadini che producono vini di qualità. Tra questi meritano menzione vini come il Montepulciano d’Abruzzo, il Cerasuolo ed il Trebbiano.

GRAN SASSO D'ITALIA (CAMPO IMPERATORE)

Panoramica

L’altopiano di Campo Imperatore si erge all’interno del massiccio Gran Sasso d’Italia raggiungendo un quota compresa tra i 1500 ed i 1900 metri, in prossimità del quale si trova la città di l’Aquila.

Il capoluogo d’Abruzzo, è un’antica città insigne per storia e per monumenti, conobbe un periodo di straordinaria fioritura economica durante tutto il Medioevo e fino al XVI secolo, divenendo la seconda città del Regno di Napoli. A partire dal Cinquecento ospitò una sede universitaria e, sul finire del XV secolo, una delle prime tipografie a stampa. Tra i suoi principali monumenti, che annoverano importanti palazzi, cortili e chiese,  spiccano la basilica di Santa Maria di Collemaggio, gioiello del romanico abruzzese, edificata a partire dal 1288, con la maestosa facciata in pietra bianca e rosa ornata da rosoni; la basilica di S. Bernardino da Siena, risalente alla metà del XV secolo, con la facciata in pietra bianca elegantemente scolpita; la monumentale Fontana delle 99 Cannelle, risalente al XIII secolo; le chiese romaniche di San Pietro da Coppito, con pregevoli teorie di dipinti a fresco, e di San Silvestro, che, oltre a resti della decorazione pittorica originaria, ospita una copia della Visitazione di Raffaello, il cui originale è oggi al Prado; la chiesa barocca di Santa Maria del Suffragio, edificata in memoria delle vittime del drammatico sisma del 1703, con cappella progettata dal Valadier.

Alle evidenze monumentali fa da cornice un contesto naturalistico di rara suggestione, poiché la città sorge ai piedi del massiccio del Gran Sasso d’Italia, circondata da un habitat montano ricco di particolarità boschive e faunistiche e da borghi e castelli di notevole rilevanza storica e monumentale, in un territorio che è inserito in due parchi nazionali.

La principale manifestazione, dall’importante valore storico e spirituale e dalla rilevante connotazione identitaria, è la Perdonanza Celestiniana, inserita nella lista del patrimonio immateriale UNESCO, un giubileo annuale, Che si svolge dal 23 al 29 agosto e prende il nome dalla Bolla del Perdono, il documento con il quale il Santo Papa Celestino V, all’indomani della sua incoronazione a pontefice, avvenuta il 28 agosto 1294 nella basilica di Collemaggio, volle donare un’indulgenza plenaria a chiunque avesse attraversato la Porta Santa della Basilica di Collemaggio, tra i vespri del 28 e quelli del 29 agosto. La manifestazione, che prevede un ricco programma di eventi culturali, vede i suoi momenti principali nella cerimonia di apertura, il 23 agosto, con l’arrivo del Fuoco del Morrone, dopo un percorso che ricalca l’itinerario compiuto da Celestino V per raggiungere L’Aquila dall’Eremo del Morrone, nei pressi di Sulmona, e nel Corteo Storico del 28 agosto, con il quale la preziosa pergamena viene scortata dalla residenza Municipale alla basilica, dove resterà esposta per 24 ore.

L’edizione 2022 della manifestazione ha visto la storica presenza di Papa Francesco, primo pontefice della storia a presiedere la solenne cerimonia di apertura della Porta Santa, il quale, come ulteriore omaggio alla Città, ha voluto prorogare fino al 2023 il Giubileo Celestiniano.

Gastronomia

La città dell’Aquila e il suo territorio presentano numerose eccellenze enogastronomiche.

In particolare spiccano su tutti lo zafferano, le lenticchie di Santo Stefano, oltre a diversi tipi di legumi autoctoni, e il torrone, dolce tipico della tradizione natalizia. Molto note anche altre tipicità del territorio, quali latticini, formaggi e salumi, che presentano lavorazioni peculiari, oltre a liquori, tra cui è particolarmente apprezzato quello alla genziana.

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