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43,5 km - Dislivello 250mt

Tappa 11

Novi Ligure -

Tortona

Mercoledì 17  Maggio 2023 43,5km Dislivello 250mt
Tappa adatta a: Principianti

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NOVI LIGURE

Panoramica

Nota come Curtis Nova, probabilmente costituita da una comunità rurale non riunita in un borgo, raccogliendo parte della popolazione della vicina città romana di Libarna, dopo l’abbandono di quest’ultima poco prima del disfacimento dell’Impero romano d’Occidente.
Inizialmente parte della Marca Obertenga, fu donata nel 969 da Ottone I al monastero di San Salvatore di Pavia e divenne castello a cavallo dell’anno Mille.
Libero comune nei primi decenni del XII secolo, si mantenne in precario equilibrio tra le città di Tortona e Pavia, in lotta tra loro, e Genova, alleata dei pavesi. Entrata nell’orbita tortonese, restò soggetta a questa città anche dopo la pace di Costanza (1183).

Novi Ligure è un comune italiano di 27 328 abitanti della provincia di Alessandria, in Piemonte, terzo comune della stessa per popolazione dopo il capoluogo e Casale Monferrato. Comune principale della regione del Novese, a cui dà il nome, Novi è uno dei centri-zona della Provincia di Alessandria in quanto sede dell’ospedale, del polo scolastico superiore e di altri servizi per i cittadini.
Già importante città della Repubblica di Genova, fu capoluogo dell’omonima provincia di Novi durante il Regno di Sardegna. Il suffisso “Ligure”, venne aggiunto con il regio decreto dell’11 gennaio 1863, in seguito al passaggio in Piemonte avvenuto quattro anni prima a causa della Legge Rattazzi. La decisione fu presa per rimarcare il solido legame, ancora vivo oggi, con la Liguria e il suo capoluogo.
Nel corso della propria storia, in ragione della strategica collocazione geografica, divenne prima oggetto di contesa da parte di antichi stati italiani medievali e in seguito maggiore centro della Repubblica di Genova nella regione storica dell’Oltregiogo, quale crocevia dei traffici commerciali e monetari tra il Genovesato e la Pianura Padana.

Oggi è un’attiva realtà commerciale e industriale che basa la propria economia sulla produzione vinicola, in particolare del Cortese di Gavi DOCG, sull’industria siderurgica e su un polo dolciario che vanta importanti marchi come Novi-Elah Dufour, Campari e Saiwa.

Gastronomia

Agnolotti, ceci di Merella, amaretti, corzetti, baci di dama e farinata.

Bevande

IL GAVI DOCG
Il vitigno cortese fu nominato per la prima volta tra le uve bianche piemontesi nel 1659, quando il fattore del Marchese Doria scriveva che nelle terre di Montaldeo (oggi contiguo all’area di produzione del “Gavi”) “si piantavano viti tutte di cortese, qualche vermentino, nebioli dolci…”, proponendosi, qualche anno più tardi, di chiarificare il cortese con il chiaro d’uovo”. In una memoria del 1799 il Conte Nuvolone presentò questo vitigno con il nome dialettale di “corteis”. Ma anche se il nome era in volgare (qualcuno lo chiamava “curtaisa”) ci si accorse che il vitigno, invece, era nobile. E tale nobiltà era già insita, secondo alcuni, nel termine “cortese”, inventato per designare un vino gentile, destinato ad allietare le mense dei borghesi e degli aristocratici liguri che da sempre possedevano nell’Oltregiogo ville e cascine.

TORTONA

Panoramica

Tra il 123 a.C. ed il 118 a.C., risale la fondazione della colonia romana di Dertona. Tra il 40 ed il 30 a.C. il territorio fu oggetto di una seconda colonizzazione romana e adottò l’appellativo di Iulia Augusta Dertona.

Tortona è un comune italiano della Provincia di Alessandria di 26.543 abitanti, situato sulla sponda destra del torrente Scrivia tra la pianura e le propaggini collinari dell’Appenino Ligure, a pochi km di distanza dal confine con la Lombardia.

Quando arrivi a Tortona le prime due immagini che ben simboleggiano Tortona e la sua storia, sono il campanile del Santuario della Madonna della Guardia, sul quale troneggia la statua d’oro della Vergine e i ruderi della Torre del Castello che si staglia sul Colle Vittorio; la Torre è ciò che resta dell’antica fortezza protagonista nei secoli di importanti fatti d’arme e di numerosi assedi (tra cui Federico Barbarossa nel 1155) e che nel 1801 fu rasa al suolo per volere di Napoleone Bonaparte.

Gastronomia

Tra i prodotti più esclusivi del territorio citiamo, il pane di grano antico S.Pastore, il salame Nobile del Giarolo, il formaggio Montebore a forma di torta nuziale, la fragolina di Tortona, le pesche di Volpedo, la ciliegia di Garbagna, e tra i piatti tipici Tortonesi gli Anlot, agnolotti ripieni di stufato di manzo conditi con il sugo prodotto dalla tritatura dello stufato stesso o con il suo fondo di cottura. Pasta all’Ajà, tipico piatto di origine tortonese. Tagliatelle fatte in casa, condite con una salsa ottenuta pestando nel mortaio, noci, aglio e burro. Nelle stagioni autunnali, ad arricchire i piatti in tavola, non mancano funghi porcini e tartufi bianchi e neri.

“Baci di Dama” di Tortona sono un prodotto della pasticceria artigianale Tortonese che vanta caratteristiche di fragranza e delicatezza uniche nel suo genere. La loro ricetta originale, tutta tortonese, prevede l’uso delle mandorle, prodotto più difficile da reperire e più costoso delle nocciole, ed è uno dei fattori che, da sempre, contraddistingue la produzione dei Baci ed è segnale della qualità ricercata dai pasticcieri tortonesi sin dall’Ottocento. La variante “Baci dorati”, dalla forma ovoidale e dall’incarto dorato, prevede l’aggiunta del cioccolato anche nell’impasto.

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