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Tappa

16

Martedì 21
Maggio 2024

44.1 km
Dislivello 1800 mt

Tappa adatta a: Ciclisti Esperti

Tudor Partenza tra

G ::

Bolzano/Bozen -

Santa Cristina Valgardena/ST. Christina in Groeden

(Monte Pana)

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info turistiche

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Bolzano / Bozen

Panoramica

Bolzano è il capoluogo della Provincia Autonoma di Bolzano – Alto Adige, il più a Nord della penisola. Si tratta di un luogo di incontro fra diverse lingue e tradizioni, ma anche tra patrimonio storico e modernità, dove l’ambiente alpino e quello mediterraneo si fondono dando vita ad un mix unico nel suo genere. I Portici, cuore commerciale del centro storico, spaziano tra i diversi stili architettonici proponendo dalle linee più armoniose e delicate a quelle più squadrate e imponenti, permettendo a chi vi passeggia di apprezzare la varietà della città. L’offerta culturale è vasta: musei, castelli e tante iniziative culturali e d’intrattenimento il divertimento è assicurato per tutte le età. Da non dimenticare anche l’anima green e innovativa di Bolzano, attraversata da più di 50 chilometri di piste ciclabili e immersa nel verde della natura.

Gastronomia

La cucina altoatesina è un mix di sapori in cui gli ingredienti mediterranei si abbinano perfettamente a quelli tirolesi. I ristoranti bolzanini offrono una grande varietà di menù, dal gourmet alla cucina tipica, proponendo piatti alpini come i canederli, gli “Schlutzkrapfen” (ravioli ripieni di ricotta e spinaci), il gulasch di cervo, il carré di maiale con crauti affianco a delizie tipicamente italiane quali la pasta fresca fatta in casa; i dolci spaziano dallo Strudel al Kaiserschmarren alle torte di cioccolata, crema o ricotta. E naturalmente non mancano i vini autoctoni e le birre artigianali da abbinare. A garanzia e tutela di queste specialità locali, nel 2005 è stato introdotto il marchio “Qualità Alto Adige” a certificare una particolare distinzione di prodotti agricoli e gastronomici e che implica il rispetto di numerose linee guida, criteri e controlli indipendenti che garantiscono standard particolarmente elevati. I prodotti con Marchio di Qualità Alto Adige hanno la garanzia di essere privi di organismi geneticamente modificati e vantano una tracciabilità che risale fino all’azienda produttrice. Gli animali vengono nutriti con il fieno dello stesso maso in cui vengono allevati o con mangimi privi di OGM. Tutte le specialità con il Marchio di Qualità sono autentiche e genuine. Vengono prodotte, lavorate, affinate e confezionate o imbottigliate in Alto Adige senza aggiunta di additivi chimici e artificiali, di esaltatori del gusto o di conservanti.

Bevande

La produzione del vino a Bolzano ha un’antichissima tradizione che oggi si traduce nel lavoro di quasi trenta cantine private e una sociale, operanti all’interno del tessuto urbano. Il Lagrein e il Santa Maddalena, i due vini rossi per eccellenza della città, sono le icone di questo patrimonio. Il Lagrein rappresenta infatti uno dei vitigni autoctoni più importanti dell’Alto Adige ed è caratterizzato da un colore rosso rubino intenso e scuro. Questo vino dal sapore intenso e pieno è coltivato a quote basse fino a 300 m di altitudine e predilige terreni caldi, ghiaiosi o sabbiosi. Il suo aroma fruttato di ciliegie e floreale con sentori di viola e lillà incanta il palato e si abbina alla selvaggina, a carni rosse e al formaggio stagionato. Il St. Magdalener invece viene coltivato tradizionalmente sui pendii a nord di Bolzano particolarmente esposti al sole, che donano a questo vino, insieme alla piccola quantità di Lagrein che si unisce all’uva Schiava, un gusto fresco e stimolante. Il St. Magdalener, come da antica tradizione, è un vino dal colore rosso rubino e dall’aroma fruttato. È un vino dal sapore leggero, armonioso e strutturato, ottimo per accompagnare antipasti leggeri, piatti a base di pesce, carni rosse e formaggi freschi. Il profondo legame di Bolzano con il vino è sotto gli occhi di tutti: i vigneti penetrano nei quartieri e nel centro storico, ne disegnano i contorni, adornano come un giardino naturale i dolci pendii e la conca pianeggiante. Ovunque i filari e le pergole s’intrecciano con l’architettura nell’inconfondibile e unico scenario sotto le Dolomiti. Anche la produzione di birra può contare sulla presenza di diversi birrifici artigianali in città, tra i quali Batzen Häusl (l’osteria più antica di Bolzano) e Bozner Brau Hopfen.

Punti di interesse

Bolzano è un luogo d’incontro e di scambio fra diverse culture. Nell’arte convivono la pittura giottesca con opere di scuola gotica, mentre nell’architettura salta subito all’occhio il singolare contrasto tra la città storica e quella nuova, divise dal torrente Talvera. Visitare la città, significa scoprire le particolarità che nascono dall’incontro tra Mediterraneo ed Europa centrale passeggiando tra chiese, monumenti, strade e piazze storiche, musei e castelli. La storia di Bolzano si racconta anche grazie ai chiostri, le arcate e gli affreschi dei diversi stili architettonici delle tante chiese e conventi disseminati nelle vie principali e le stradine più nascoste che hanno contribuito allo sviluppo e alla bellezza della città, tanto da affascinare ancora oggi ospiti e bolzanini. Per esempio, il Duomo dedicato a Maria Assunta e concattedrale della Diocesi Bolzano – Bressanone, che con il suo campanile alto 65 metri si staglia su piazza Walther. È proprio questa, detta anche “salotto buono” della città che rappresenta il cuore del centro storico, naturalmente insieme ai celebri portici medioevali con la tipica sequenza senza soluzione di continuità di negozi, taluni tipici e tradizionali, altri moderni e raffinati. Le facciate sono un’allegra sequenza di tratti architettonici diversi: gli erker (finestra a bovindo, sporgenti sulla via), le decorazioni a stucco, i colori pastello, il balcone di palazzo Mercantile, i porticati che si alternano in varie altezze e con varie decorazioni. Particolarmente belli sono quelli del Vecchio Municipio, ora sede nell’Archivio Storico Comunale, costruiti a sesto acuto con belle decorazioni a fresco. Anche in città è possibile imbattersi in uno dei numerosi castelli tipici della regione, come accade con Castel Mareccio (XIII secolo) sito a ridosso del centro storico cittadino, immerso in un vigneto di pregiate uve Lagrein e con un incantevole vista sul Catinaccio-Rosengarten. Altro esempio degno di nota è Castel Roncolo, situato all’imbocco della Val Sarentina, a nord della città. Edificato nel 1237 su uno spuntone di roccia, il castello è stato più volte ampliato e restaurato e conserva splendidi affreschi che narrano scene di vita cortese, episodi di caccia, tornei cavallereschi e momenti di vita quotidiana. Non mancano gli spunti letterari come la rappresentazione delle avventure di Tristano e Isotta e quelle di Re Artù, con i suoi cavalieri della tavola rotonda. Si tratta del ciclo di affreschi a soggetto profano più grande e meglio conservato del Medioevo. Diverse infine le strutture museali sul territorio cittadino, che offrono anche in questo caso un’interessante varietà. Tra i più noti sicuramente il Museo Archeologico, dal 1998 la dimora della celebre mummia Ötzi, l’Uomo venuto dal ghiaccio. Oltre alla mummia originale di 5300 anni fa, i suoi indumenti e l’equipaggiamento, il museo espone tutte le sfaccettature del fenomeno “Ötzi”: dalle condizioni di vita nell’età del rame ai più recenti risultati della ricerca scientifica e archeologica fino alle curiosità che hanno accompagnato la “seconda vita” di Ötzi. Passando all’ambito scientifico-paesaggistico, si trova il Museo di Scienze Naturali dell’Alto Adige, ospitato nell’antica sede amministrativa dell’Imperatore d’Austria, Massimiliano I e dove su una superficie di 100 mq viene rappresentata la varietà del paesaggio altoatesino, in particolare la genesi delle Dolomiti. Particolarmente apprezzato è l’acquario marino, oltre alle diverse mostre itineranti. Arte moderna e contemporanea trovano il loro spazio all’interno del Museion, moderno edificio progettato dallo studio di architettura KSV Krüger Schuberth Vandreike di Berlino, nonché punto di riferimento per l’arte contemporanea internazionale nei suoi diversi generi.

Santa Cristina Valgardena/ST. Christina in Groden (Monte Pana)

Panoramica

Circondato da prati ricchi di fiori e da bizzarre formazioni rocciose, questo grazioso paese è un luogo dove l’ospitalità e la gioia delle tradizioni si uniscono in un connubio davvero invitante. Santa Cristina ha poco meno di 2.000 abitanti, la maggior parte dei quali sono attivi nel turismo e accolgono i numerosi escursionisti, ciclisti, sciatori e famiglie che trascorrono le loro vacanze in questa pittoresca cittadina.

Punti di interesse

  • Chiesa di S. Giacomo: secondo la tradizione, la Chiesa di S. Giacomo, nell’area dell’antico sentiero “Troi Paian”, è la più antica della valle, consacrata al protettore di viandanti e pellegrini. Da Ortisei è possibile raggiungerla a piedi (circa un’ora) lungo un sentiero in salita; in alternativa, ci si può recare comodamente a S. Giacomo con l’autobus di linea o in auto. Salendo, si arriva (circa 15 minuti a piedi) alla meta. Inoltre, partendo dalla chiesa di S. Cristina, un sentiero conduce a questa pittoresca chiesa risalente al 12° secolo, il cui esterno è contraddistinto dal gotico, mentre l’interno presenta anche dettagli barocchi.
  • Dolomites UNESCO Balcone panoramico Mastlé – S. Cristina Val Gardena: Nel 2009 le Dolomiti sono state riconosciute come Patrimonio Naturale dall‘UNESCO grazie alla loro bellezza paesaggistica e straordinaria importanza geologica e geomorfologica. Le Dolomiti e con esse il Parco Naturale Puez-Odle si sono pertanto potute fregiare del massimo riconoscimento per un sito naturale. Nel Parco Naturale Puez-Odle, nei dintorni della stazione a monte della cabinovia Col Raiser a 2200 metri di altezza, è stato realizzato un balcone panoramico.
  • Monte Pana – PanaRaida – Sentiero d’avventura e Troi Unika: l’entrata per il sentiero d’avventura PanaRaida si trova a S. Cristina presso il parcheggio al Monte Pana da dove si prosegue per la stazione a valle della seggiovia Monte Sëura. Inizia qui il percorso accogliente ed avventuroso in senso orario oppure antiorario, lungo il quale è possibile scoprire dieci stazioni dotate di materiali naturali, per l’indimenticabile divertimento di grandi e piccini. Il sentiero tematico “Troi UNIKA“, sul Monte Pana, permette di scoprire la bellezza e l’unicità del paesaggio naturale insieme alla radicata tradizione gardenese della scultura in legno. Le diverse tappe invitano il visitatore a scoprire le piccole e grandi meraviglie della natura e ad ammirare pregevoli esempi d’artigianato gardenese originale.
  • “La ferata de Gherdëina” – La ferrovia della Val Gardena e il tunnel del trenino a S. Cristina: la ferrovia della Val Gardena o “la ferata” in ladino è stata costruita per scopi militari da migliaia di prigionieri di guerra russi, soldati e civili in soli quattro mesi e mezzo, tra il 1915 e il 1916. Il boom dell’auto, nel 1960, ha segnato la fine della ferrovia della Val Gardena. Oggi, una passeggiata conduce da Ortisei (dov’è possibile osservare la vecchia locomotive a vapore), passando per S. Cristina e Selva, lungo l’ex tracciato, contraddistinto da bacheche informative e materiale storico illustrativo. Dall’anno 1917 all’anno 1960 il Trenino della Val Gardena passò attraverso il tunnel nei pressi della chiesa parrocchiale di S. Cristina. Nel 2017, dopo aver restaurato il tunnel, quest’ultimo è stato reso accessibile a passanti amanti della storia o coloro che vanno a passeggio lungo il sentiero del Trenino della Val Gardena.
  • Il presepio intagliato a mano più grande al mondo: presso il Centro sportivo Iman a S. Cristina è esposto il più gran de presepio del mondo a grandezza naturale e intagliato a mano, che viene costantemente ampliato dal 1988 e può essere visitato gratuitamente tutto l’anno.
  • Il terrazzo panoramico Sëurasas: il Sëurasas (2.125 m) sopra S. Cristina è un angolo tranquillo e immerso nella natura. Il sentiero escursionistico che porta al Sëurasa non offre solo una vista fantastica, ma le interessanti condizioni del percorso, rendono questo sentiero di una caratteristica speciale.
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