
Tappa
5
Sabato 17
Maggio 2025
70,0 km
Dislivello 1250 mt
Livello Tecnico: Intermedio
Impegno Fisico: Medio
Partenza tra
Camerino -
Castelraimondo
Camerino - Castelraimondo
info turistiche
Città di:
Camerino
Panoramica
Camerino si trova nelle Marche, al centro di una zona montana incontaminata. Le bellezze architettoniche, l’antica Università degli Studi fondata nel 1336, il culto della Santa Camilla Battista Varano e la presenza fin dal 1528 dell’Ordine dei Frati Minori Cappuccini, le tradizioni culturali (qui è nata la più significativa scuola pittorica delle Marche), gli impianti sportivi all’avanguardia in un contesto ambientale intatto e le bontà della cucina rendono Camerino (Bandiera Arancione del TCI dal 2009) una meta di singolare attrattiva.
Appuntamenti gastronomici, convegni con personalità, eventi sportivi, teatrali e musicali di rilievo internazionale animano la città tutti i giorni, tutto l’anno. La città offre ai visitatori un’ampia scelta di strutture ricettive e per gli amanti del plein air un attrezzato Camper service (Bandiera Gialla A.C.T. Italia).
Camerino è stata gravemente danneggiata dal sisma del 2016, ma non per questo ha perso il suo fascino e la sua vocazione turistica.
Gastronomia
Tra le specialità in cucina segnaliamo i vincisgrassi, la pizza di Pasqua dolce, il ciauscolo e il torrone DE.C.O., Denominazione Comunale d’Origine.
Torrone Francucci Casa Francucci fu fondata nel 1890 da Romolo Francucci. Nel 1983 Paolo Attili rivelò l’azienda e, pur mantenendo volutamente dimensioni artigianali, ammodernò tecnologicamente il processo produttivo, allargò la gamma dei prodotti per adeguarsi ai mutati gusti dei consumatori, ma conservando, come prodotto di punta, il torrone della ricetta originale Francucci: frutta secca, miele, zucchero, albume, acqua, aromi naturali e ricopertura che è tradizionalmente bianca mediante l’utilizzo di ostie. Il torrone Francucci è entrato nel Guinness World Records nel 2007 come torrone più lungo del mondo. Ogni anno il 6 Gennaio Camerino celebra la festa dedicata esclusivamente al torrone e qui si danno appuntamento i golosi di mezza Italia per consumare una delle vere eccellenze di nicchia del Made in Italy.
La Pasta di Camerino – Sulle colline dell’entroterra marchigiano la brezza del mare adriatico si mescola all’aria pura e alla terra genuina dei monti sibillini. È qui che nasce La Pasta di Camerino, ruvida e porosa come quella fatta in casa, realizzata con cura e nel rispetto dei migliori metodi artigianali. Nata a Camerino come piccolo laboratorio artigianale, l’Azienda è cresciuta fino a scalare, anno dopo anno, i vertici del mercato nazionale, grazie allo spirito di iniziativa e all’amore per l’antica arte di fare la pasta della famiglia Maccari. Oltre alla pasta all’uovo, premiata come la migliore pasta italiana per il rapporto qualità/prezzo ed eletta dai consumatori Sapore dell’anno 2016, 2017 e 2018, La Pasta di Camerino, con filiera 100% trasparente, è anche pasta di semola di grano duro e pasta di semola integrale, pasta all’uovo biologica, pasta biologica al farro e pasta di grano monococco antico Hammurabi. Prodotti di qualità, frutto di semplici gesti: la scelta dei migliori ingredienti, una lavorazione lenta e accurata, una conservazione a regola d’arte.
Vini e bevande
C&E Italian Distillery è una giovane e dinamica realtà imprenditoriale nata da un’idea di due vecchi amici, Riccardo e Edoardo, e dalla loro voglia di rendere onore al territorio dove sono cresciuti, le colline camerti. E per rappresentare al meglio questa appartenenza, hanno pensato ad un prodotto autoctono, artigianale e di qualità, ma nel contempo unico e contemporaneo. Hanno scelto il “gin” perché è una bevanda che lascia un grande spazio alla fantasia e alla personalizzazione.
I loro distillati artigianali sono fatti di tre cose: di uomo, di materie prime di qualità e di un impianto di distillazione. Solo il loro equilibrio e la loro armonia garantiscono un prodotto di eccellenza. Coloro che vengono a trovare questa giovane realtà, infatti, trovano un luogo dove vale ancora la regola che l’uomo è al cento di tutte le cose. Prodotti che sono il frutto del piacere di poter proporre all’appassionato qualcosa di sopraffino. Non grandi quantità, ma grande qualità e carattere sono la mission che caratterizza il lavoro della distilleria.
Il Liquorificio Carsetti è stato fondato nel 1948 dal Gino Carsetti (Chimico farmacista) in pieno centro storico della città di Camerino. Nel 1970 Carsetti cedette l’attività ad uno dei suoi più fidati collaboratori Bruno Corridori, che ha trasformato il vecchio liquorificio in una azienda a conduzione familiare con un nuovo nome “Fabbrica Liquori Carsetti”. Nel 1998 Giuseppe e Stelio Corridoni hanno compiuto il grande passo, realizzando un vero e proprio opificio nella zona artigianale Rio di Camerino e nella loro variegata offerta c’è l’Alchermes, liquore tradizionale per torte, ingrediente immancabile per tante creazioni pasticcere.
Punti di interesse
Basilica di San Venanzio martire eretta nel secolo XII su area di chiesa paleocristiana, è dedicata al patrono della città, il giovane martire attorno a cui ruota la rievocazione storica di maggio della Corsa alla Spada e Palio.
Monastero di Santa Chiara conserva il corpo della mistica Santa Camilla Battista Varano morta il 31 maggio 1524 e proclamata santa il 17 ottobre 2010, con il volto ricostruito dopo studi scientifici.
Convento di Renacavata immerso nel verde della campagna vi risiedono i Frati Minori Cappuccini, ordine fondato proprio a Camerino. La chiesa fu eretta nel 1530 per volontà della duchessa Caterina Cybo.
Piazza Cavour è il cuore della città con la statua di Sisto V (opera di Tiburzio Vergelli del 1587) e vi si affacciano il Palazzo Ducale, il Palazzo Arcivescovile e la Cattedrale Santissima Annunziata. Poco lontana è situata la Chiesa di San Francesco risalente alla prima metà del XIII secolo.
Orto Botanico “Carmela Cortini” istituito nel 1828 da Vincenzo Ottaviani si estende per circa un ettaro 27 metri più in basso rispetto al piano cittadino. La parte in pendio, a ridosso del Palazzo ducale, è caratterizzata dalla presenza di grandi alberi. Nella parte pianeggiante sono coltivate numerose specie erbacee e arbustive, disposte in aiuole di forma rettangolare.
Archivio di Stato sezione di Camerino conserva materiale documentario risalente al 1207 con l’annessa Chiesa di Santa Caterina.
Rocca Borgesca, posta sull’orlo di un precipizio, fu fatta erigere da Cesare Borgia nel 1503. I torrioni cilindrici e il possente mastio sono begli esempi di architettura militare del primo Rinascimento. Sulla spianata interna sorge ancora parte della struttura del convento francescano di San Pietro in Muralto del 1300.
Rocca Varano, simbolo di un intero territorio, oltre a essere un fortilizio la cui costruzione risale al XIII secolo, è uno dei monumenti più importanti e imponenti. Roccaforte a cui è legata la storia della signoria Da Varano, una delle famiglie più longeve dell’Italia fra Medioevo e Rinascimento, testa di ponte di un sistema difensivo formato da castelli, rocche, e torri di guardia e di avvistamento.
ChIP, acronimo di “Chemistry Interdisciplinary Project”, è il nuovo centro di ricerca dell’Università di Camerino la cui forma ricorda quella di un chip informatico, realizzato con innovative tecniche di costruzione per garantirne la sicurezza in caso di sisma.
Accademia della Musica “Franco Corelli” donata alla città dall’Andrea Bocelli Foundation si sviluppa su due livelli e propone, nella sequenza di aperture verso l’esterno, un riferimento visivo stilizzato alle peculiari “chiavi” degli strumenti a fiato.
Sottocorte Village area che accoglie i negozi del centro cittadino danneggiati dal terremoto. Un centro commerciale che coniuga l’innovazione architettonica con la tradizione della piccola bottega. Lo spazio accoglie iniziative ed eventi culturali.
Il ValliCenter ospita una selezione di attività commerciali che hanno qui trovato collocazione subito dopo gli eventi sismici del 2016.
Castelraimondo
Panoramica
Castelraimondo, situato nelle colline delle Marche, è un piccolo borgo che affonda le sue radici nel Medioevo. Il Castello di Raimondo e il centro storico, con le sue stradine acciottolate, conservano il fascino di un tempo. La città è un punto di riferimento per gli amanti della natura, grazie alla vicinanza al Parco dei Monti Sibillini, e della tradizione gastronomica, che propone piatti tipici delle Marche, come il ciauscolo e i vincisgrassi.
Gastronomia
Tra le specialità più rappresentative spiccano piatti ricchi di gusto, che esaltano le materie prime locali e raccontano la storia di questa terra.
Uno dei simboli della cucina marchigiana è il Vincisgrassi, una variante locale della lasagna, preparata con strati di sfoglia all’uovo, un ragù di carne saporito e una generosa dose di besciamella. Diversamente dalla lasagna tradizionale, il ragù dei vincisgrassi prevede l’aggiunta di frattaglie, conferendo un sapore deciso e autentico. Questo piatto, ricco e avvolgente, è spesso protagonista delle tavole nelle occasioni festive.
Tra i salumi tipici dell’entroterra maceratese troviamo il Ciauscolo, un insaccato morbido e spalmabile, caratterizzato da un impasto finemente macinato di carne suina, aromatizzato con aglio, pepe e vino. Il suo sapore delicato e la consistenza cremosa lo rendono perfetto da gustare su una fetta di pane casereccio. Accanto al ciauscolo, un altro insaccato pregiato è il Salame lardellato, una specialità che si distingue per l’inserimento di cubetti di lardo all’interno dell’impasto, donando una straordinaria morbidezza e un gusto intenso e persistente.
Tra i secondi piatti tipici spicca il Coniglio in porchetta, una ricetta che esprime al meglio l’arte della cucina marchigiana. Il coniglio viene insaporito con finocchietto selvatico, spezie e aromi locali, quindi cotto lentamente fino a raggiungere una consistenza tenera e un sapore avvolgente. Un piatto dal gusto rustico, perfetto per accompagnare le verdure di stagione o un contorno di legumi.
Per chi ama i dolci della tradizione, la Crescia fogliata è un’autentica delizia. Questo dolce tipico è realizzato con una sfoglia sottilissima, friabile e stratificata, che racchiude un ripieno di mele, uvetta e frutta secca. Il sapore delicato e l’aroma speziato la rendono perfetta da gustare a fine pasto o con un bicchiere di vino dolce locale.
Infine, un ingrediente immancabile nella cucina di Castelraimondo sono le Lenticchie di Colfiorito, un legume dalle eccellenti proprietà nutrizionali, piccolo, saporito e ideale per la preparazione di zuppe, contorni e piatti tradizionali. La loro consistenza e il gusto deciso le rendono perfette per accompagnare piatti di carne o essere protagoniste di ricette vegetariane.
Vini e bevande
La tradizione enologica e liquoristica di Castelraimondo riflette l’identità e la ricchezza del territorio marchigiano, offrendo vini di pregio e distillati dal carattere unico. Dai bianchi minerali ai rossi spumeggianti, fino ai liquori aromatici, ogni sorso racconta una storia di antiche tradizioni e sapienti lavorazioni.
Uno dei vini più rappresentativi della zona è il Matelica Verdicchio DOC, un bianco fresco e minerale, ottenuto da uve Verdicchio coltivate tra le colline dell’entroterra maceratese. A differenza del Verdicchio dei Castelli di Jesi, questo vino si distingue per la sua maggiore struttura e longevità, con note agrumate e floreali che si evolvono nel tempo. Perfetto per accompagnare piatti di pesce, formaggi freschi e specialità della tradizione locale.
Un’eccellenza enologica unica nel suo genere è la Vernaccia di Serrapetrona DOCG, uno spumante rosso raro e pregiato, ottenuto attraverso una tripla fermentazione, di cui una in bottiglia. Questo processo conferisce al vino un perlage fine e un gusto avvolgente, con sentori di frutti rossi e spezie. La Vernaccia è perfetta da gustare con dolci tipici o in abbinamento a salumi e formaggi stagionati.
Tra le bevande più antiche della tradizione marchigiana spicca il Vino Cotto, ottenuto dalla lenta cottura del mosto d’uva fino a ottenere un liquido denso e aromatico, che viene poi affinato per anni in botti di legno. Dal sapore dolce e complesso, con note di frutta secca e caramello, il vino cotto è ideale da sorseggiare a fine pasto o da abbinare a dolci e biscotti della tradizione.
Nel panorama dei distillati spicca il Varnelli, un pregiato liquore all’anice dal gusto intenso e aromatico, prodotto con metodi artigianali e ingredienti naturali. Tradizionalmente utilizzato per correggere il caffè, il Varnelli è anche apprezzato liscio o con ghiaccio, grazie al suo aroma persistente e raffinato.
Infine, il Amaro Sibilla, originario dei Monti Sibillini, è un liquore alle erbe dal sapore intenso e balsamico, realizzato con un’accurata selezione di radici e piante officinali. La sua ricetta, tramandata da generazioni, lo rende un perfetto digestivo, ideale da gustare dopo un pasto abbondante o come ingrediente per cocktail dal gusto deciso.
Punti di interesse
Dalla sua imponente torre medievale alle tradizioni secolari, fino ai borghi incantevoli immersi nel verde, questo territorio offre ai visitatori un viaggio affascinante tra storia e bellezza. Simbolo indiscusso della città è la Torre del Cassero, che con i suoi oltre 30 metri di altezza domina il panorama. Costruita nel XIV secolo dai Da Varano, signori di Camerino, faceva parte di un complesso difensivo più ampio, di cui oggi rappresenta l’unica struttura rimasta intatta. La sua maestosità e il suggestivo affaccio sulla città e sulle colline circostanti la rendono una meta imperdibile per chi visita Castelraimondo.
Uno degli eventi più attesi dell’anno è l’Infiorata del Corpus Domini, una manifestazione che unisce arte, fede e comunità. Ogni giugno, le strade del centro si trasformano in un tappeto variopinto di petali e fiori, dando vita a straordinarie composizioni raffiguranti immagini sacre e motivi decorativi. La creazione di questi capolavori richiede giorni di lavoro e l’impegno di numerosi artisti e volontari, che con dedizione tramandano una tradizione radicata nel tempo. Lo spettacolo cromatico che ne deriva attira visitatori da tutta Italia, regalando un’esperienza unica e immersiva.
Castelraimondo ospita anche un’istituzione unica nel panorama nazionale: il Museo Nazionale del Costume Folcloristico. Al suo interno, una ricca collezione di abiti tradizionali provenienti da ogni regione italiana racconta la storia delle comunità attraverso stoffe pregiate, ricami e accessori. Ogni costume esposto è il risultato di secoli di tradizioni artigianali e riflette l’identità culturale dei popoli che li hanno indossati. Il museo offre ai visitatori l’opportunità di immergersi nelle usanze popolari italiane, testimoniando l’evoluzione del folclore e delle mode attraverso il tempo.
Tra i borghi più affascinanti del territorio spicca Crispiero, un piccolo gioiello incastonato tra le colline, noto per essere il paese natale di Nazareno Strampelli, celebre genetista agrario del XX secolo. La sua casa natale, ancora oggi visitabile, rappresenta un luogo di memoria e divulgazione, dove è possibile scoprire le sue prime ricerche che hanno portato a una vera e propria rivoluzione nell’agricoltura mondiale. Oltre alla sua importanza storica e scientifica, Crispiero offre angoli suggestivi e un’atmosfera autentica, ideale per chi vuole immergersi nella tranquillità della campagna marchigiana.
Per chi ama i paesaggi incontaminati e le atmosfere d’altri tempi, Castel Santa Maria è una meta imperdibile. Questa frazione medievale conserva intatto il fascino del passato, con le sue case in pietra, le strette viuzze e i panorami mozzafiato che si aprono sulle vallate circostanti. Il borgo è un punto di partenza ideale per escursioni e passeggiate nella natura, grazie ai numerosi sentieri che attraversano boschi e colline. Perfetto per chi cerca tranquillità e autenticità, Castel Santa Maria è il luogo ideale per riscoprire il contatto con la storia e l’ambiente.