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Tappa

4

Venerdì 16
Maggio 2025

49,2 km
Dislivello 1200 mt
Livello Tecnico: Avanzato
Impegno Fisico: Medio

Tudor Partenza tra

G ::

Celano -

Tagliacozzo

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info turistiche

Città di:

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Celano

Panoramica

Situato nel Parco regionale Sirente-Velino, a circa 800 m. s.l.m. Celano è una delle città più conosciute d’Abruzzo, grazie anche al Castello Piccolomini, simbolo medievale che ospita il “Museo d’Arte Sacra della Marsica” e la “Collezione Torlonia di Antichità del Fucino”. Nota in passato come Caput Marsorum e patria del “Beato” Tommaso da Celano, primo agiografo di S. Francesco, con la sua posizione domina dall’alto la Piana del Fucino, “l’orto d’Italia”. Tra le attrazioni principali troviamo la Chiesa della Madonna delle Grazie, la Chiesa di S. Giovanni, la Chiesa e il convento di S. Maria Valleverde, la Chiesa di S. Francesco, la Chiesa di Sant’Angelo, la Chiesa della Madonna del Carmine, la Chiesa di S. Rocco, la Chiesa della Madonnina e le Fonti del Miracolo. Molto suggestive le Gole di Celano, uno dei canyon più belli d’Italia con un dislivello che va dai 1.330 m. ai 500 m., caratterizzato da pareti rocciose erose dal tempo e dall’acqua, larghe in alcuni punti 2 m. e alte 200 m.

Gastronomia

Patata del Fucino IGP, gnocchi al sugo di carne, gnocchetti con ceci, tacquelozze (forma di pasta a rombo) con il sugo di castrato, sagna con i fagioli, sagna con carne macinata, arrosticini di pecora, spaghetti alla chitarra, pappardelle al sugo di cinghiale, fettuccine pancetta e pecorino, pasta patate e fagioli, agnello con patate al forno, pasta e ceci, formaggio pecorino locale, pane tradizionale.
Tra i dolci tipici troviamo: ferratelle (una sorta di waffle), mostaccioli (dolci romboidali al cioccolato e glassa, pizza dolce (pan di spagna con caffè amaro e rum), savoiardi, amaretti (dolci alle mandorle).

Vini e bevande

Genziana: è una bevanda viene prodotta dalla distillazione delle radici della genziana maggiore, pianta erbacea perenne di montagna.
Ratafia: è un liquore composto da un infuso a base di amarene e alcol.
Nocino: è un liquore alle noci dal gusto forte e aromatico
Centerba: è un liquore aromatico ottenuto per infusione di erbe aromatiche e officinali di montagna.

Punti di interesse

Castello Piccolomini: simbolo della città e segno evidente della Celano medievale, la sua costruzione iniziò nel 1392 con Pietro Berardi e proseguì con i Todeschini-Piccolomini. Ha una pianta rettangolare con quattro torri quadrate. Passò nelle mani di diversi nobili fino al 1938, quando fu dichiarato Monumento Nazionale. Ospita il “Museo d’Arte Sacra della Marsica” e la “Collezione Torlonia di Antichità del Fucino”.

Tagliacozzo

Panoramica

Borgo medievale ben conservato, Tagliacozzo, incastonato nel cuore d’Abruzzo, è famosa per il suo castello e per la Rocca di Calascio, una delle fortezze medievali più suggestive d’Italia. Il centro storico, con le sue piazze e i suoi palazzi, è un luogo ideale per passeggiare e ammirare l’architettura medievale. La chiesa di Santa Maria Maggiore, con il suo campanile, è uno dei monumenti più importanti.

Gastronomia

Tagliacozzo ha risentito nei secoli dell’influsso culinario romano e partenopeo.
Dal classico timballo di pasta, riccamente condito, alle minestre della tradizione montana, quali gli gnocchetti con i ceci e i maltagliati con le lenticchie, alla pecora “ajjo cotturo” e agli arrosti di agnelli. Ottime anche la produzione casearia, con formaggi di media e lunga stagionatura, e la norcineria, con gli insaccati freschi o stagionati. Altri piatti tipici locali sono la pizza di granturco con gli “sfrizzojji” e la pizza summa. Menzione speciale per le Monache di Clausura dell’antichissimo Monastero Benedittino dei Santi Cosma e Damiano, che confezionano dolci tipici a forma di cavalluccio per i bambini e di colombina per le bambine in occasione della “Festa della Benedizione” e che producono anche marmellate e liquori. A Tagliacozzo, per tutto l’anno, è possibile anche degustare i tradizionali dolci natalizi con le noci e il miele, le cialde o nevole ripiene e, in occasione delle feste principali, la cosiddetta “zuppa inglese” di pan di spagna e creme.

Vini e bevande

Il Montepulciano d’Abruzzo è senza dubbio il vino rosso simbolo della regione. Ottenuto dall’omonimo vitigno, si distingue per il colore rubino intenso, i profumi di frutti rossi maturi e spezie, oltre a una struttura tannica equilibrata. Perfetto da abbinare a piatti robusti della tradizione abruzzese, come gli arrosticini e i salumi locali.
Il Trebbiano d’Abruzzo, invece, è un bianco tradizionale che si distingue per la sua freschezza e semplicità. Dal colore giallo paglierino tenue, offre sentori di frutta a polpa bianca e fiori di campo, con un sorso piacevolmente equilibrato. Viene spesso abbinato a piatti leggeri della cucina mediterranea, come insalate di mare e primi piatti con verdure.

Punti di interesse

Il luogo simbolo della Città di Tagliacozzo, illuminato in occasione dei 100 giorni dal Giro d’Italia, è Piazza dell’Obelisco, un armonioso spazio racchiuso tra storici palazzi, al centro del quale sorge l’omonima fontana, che in questo 2025 compie 200 anni.
Tra i palazzi più rilevanti, sicuramente il quattrocentesco Palazzo del Governatorato all’epoca degli Orsini, il cinquecentesco Palazzo del Governatore dei Colonna e il seicentesco Palazzo Fallace con lo splendido loggiato. La piazza era originariamente cinta di un porticato perimetrale, le cui arcate vennero chiuse nell’800 per ricavare botteghe artigianali e locali per attività commerciali.
La fontana dell’Obelisco, edificata nel 1825 in onore del patrono sant’Antonio di Padova, è realizzata sul modello delle fontane barocche romane: sopra uno scoglio irregolare, si erge un obelisco in pietra, sormontato da una croce bronzea. Prima della fontana, al centro della piazza sorgeva un seggiolone in pietra, chiamato in gergo “pilozzo”, che fungeva da gogna, poiché su di esso, venivano fatti sedere, con le braghe calate, i debitori insolventi.
C’è poi la chiesa di San Francesco, legittimata il 20 novembre 1233, è uno dei primi edifici sacri dedicati a San Francesco d’Assisi, a soli sette anni dalla morte, avvenuta nel 1226. L’architettura, in perfette linee gotiche, racchiude alcune preziose memorie storiche ed artistiche della Città.
Il Teatro Talia è stato edificato nel XVII secolo da un Duca di casa Colonna e prende il nome dalla Musa Talìa, protettrice delle arti teatrali che, secondo la leggenda, diede anche il nome alla Città. Si racconta infatti che questa soggiornasse nella grotta presso le risorgenti del fiume Imele: di qui Taliae Otium, cioè il soggiorno di Talìa.
Degno di nota è anche il Palzzo Ducale Orsini Colonna, monumento architettonico e storico tra i più importanti d’Italia, le cui origini risalgono al XIII secolo e poi esteso e arricchito nel corso dei secoli. 
A poche centinaia di metri dal centro storico, attraverso un sentiero ombreggiato fruibile da tutti, che costeggia gli antichi mulini e il percorso del fiume Imele, si giunge ai piedi dello scoglio roccioso dal quale il fiume, cantato nell’Eneide di Virgilio, rinasce dalle viscere del monte Aurunzo. 
 A pochi chilometri dal capoluogo, percorrendo l’antico tracciato della via Tiburtina Valeria, fino al punto più alto della consolare che valica i 1200 metri del monte Bove, si accede al comprensorio montano di Marsia (arrivo della settima tappa del Giro d’Italia) che prende il nome dal mitologico Satiro, il quale osò sfidare il dio Apollo in una gara musicale con il flauto. Da qui si aprono vallate e boschi della catena appenninica centrale (monti Simbruini), ricoperti dalla faggeta più grande d’Europa. In estate, le radure della faggeta, diventano anche luogo di importanti concerti. tra cui le esibizioni musicali dei noti musicisti Nicola Piovani, Alessandro Quarta e Giovanni Allevi.

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