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Giovedì 15
Maggio 2025

87,8 km
Dislivello 350 mt
Livello Tecnico: Intermedio
Impegno Fisico: Elevato

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Pompei -

Napoli

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info turistiche

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Pompei

Gastronomia

Il Pomodorino del Piennolo del Vesuvio DOP: Il “Pomodorino del Piennolo del Vesuvio DOP” è uno dei prodotti più antichi e tipici dell’agricoltura campana, tanto da essere perfino rappresentato nella scena del tradizionale presepe napoletano. Agli effetti dell’azione di tutela si è riscontrato che l’aspetto peculiare di tipicità che accomuna i pomodorini vesuviani è l’antica pratica di conservazione “al piennolo”, cioè una caratteristica tecnica per legare fra di loro alcuni grappoli o “scocche” di pomodorini maturi, fino a formare un grande grappolo che viene poi sospeso in locali aerati, assicurando così l’ottimale conservazione del prezioso raccolto fino al termine dell’inverno.

Punti di interesse

Parco archeologico di Pompei: Pompei è l’unico sito archeologico al mondo in grado di mostrare l’aspetto di un antico centro romano nella sua interezza. Ricca di traffici e pulsante di vita, la città fu come cristallizzata dalla famosa eruzione del 79 d.C., durante la quale una pioggia di ceneri e lapilli avvolse ogni cosa: case, abitanti, strade, edifici pubblici e oggetti della vita quotidiana. Tutto venne come “bloccato” in una terribile istantanea. Patrimonio dell’Umanità dal 1997, la superficie della città antica è di circa 66 ettari; la superficie scavata è di circa 44 ettari. 1500 sono gli edifici (domus e monumenti) portati in luce. Non si tratta semplicemente di un’area archeologica estesa, ma di un organismo urbano complesso, un’intera città antica, riemersa dal terremoto del 62 d.C. per essere poco dopo investita dall’eruzione vesuviana del 79 d.C.
Sito Protostorico Longola – Poggiomarino: nel novembre 2000, durante degli scavi per la realizzazione di uno dei 4 depuratori delle acque del fiume Sarno, affiorarono a Poggiomarino, in località Longola, sul confine con Striano e San Valentino Torio, dei reperti archeologici che indussero i responsabili dei lavori ad informarne la Soprintendenza Archeologica di Pompei, oggi Parco Archeologico di Pompei. Il sito archeologico di Longola, definito dagli archeologi una “Venezia di 3500 anni fa”, rappresenta per la storia della valle del Sarno un tassello di grande utilità per la ricostruzione di un arco temporale dalla fase avanzata della media Età del Bronzo (XV-XIII sec. a.C.) fino al periodo Orientalizzante recente (inizio del VI sec. a.C.).
Il santuario di Pompei: entra nel circuito turistico della Campania come luogo d’arte “incantevole”, e non solo come il tempio di fede più conosciuto al mondo, per i dipinti sul soffitto delle cupole. La sua architettura barocca, con la sua imponente facciata bianca e oro, lo rende con i suoi 3 milioni di visitatori l’anno il santuario più visitato d’Italia, battendo illustri competitor come Sant’Antonio da Padova e San Francesco d’Assisi.
Basiliche Paleocristiane di Cimitile: monumento esemplare del passaggio dall’età romana a quella medievale, dal paganesimo al cristianesimo (i primi edifici risalgono al IV secolo d.C.), il complesso basilicale di Cimitile rappresenta un centro di cultura e religiosità la cui fama valica i confini regionali. La storia del santuario si lega alla presenza dei resti del martire nolano Felice, sulla cui tomba è sorta una delle più antiche chiese della Campania.

Napoli

Panoramica

Napoli, una delle città più affascinanti e storiche d’Italia, è conosciuta per il suo patrimonio culturale, artistico e gastronomico. Il centro storico, patrimonio UNESCO, è ricco di monumenti come il Duomo, il Maschio Angioino e il Palazzo Reale. Napoli è inoltre la culla della pizza e della tradizione musicale, con il famoso teatro San Carlo. Il Vesuvio, che domina la città, e la Costiera Amalfitana sono solo alcune delle meraviglie naturali che circondano questa vivace metropoli.

Gastronomia

La gastronomia napoletana è una delle più ricche e affascinanti d’Italia, un connubio perfetto di sapori autentici, ingredienti genuini e tradizioni che affondano le radici nei secoli. La cucina partenopea è il risultato di influenze storiche che hanno visto Napoli al centro di scambi culturali e commerciali, portando a una straordinaria varietà di piatti che ancora oggi conquistano il palato di milioni di persone.
Il piatto più iconico di Napoli è senza dubbio la pizza, un capolavoro gastronomico nato tra le strade della città. La sua versione più celebre, la Margherita, fu creata nel 1889 in onore della regina Margherita di Savoia e racchiude i colori della bandiera italiana: il rosso del pomodoro, il bianco della mozzarella e il verde del basilico. Accanto a questa, la Marinara, con pomodoro, aglio, origano e olio extravergine d’oliva, rappresenta un’altra eccellenza della tradizione. Il segreto della pizza napoletana risiede nell’impasto, preparato con una lunga lievitazione e cotto rigorosamente nel forno a legna, che le conferisce la tipica consistenza soffice e alveolata.
Tra i primi piatti spicca il ragù napoletano, una salsa dal sapore intenso e ricco, preparata con carne di manzo o maiale, cotta lentamente per ore in un sugo di pomodoro profumato e avvolgente. Un’altra specialità è la pasta alla Genovese, nonostante il nome, tipicamente napoletana: si tratta di una salsa a base di cipolle e carne, che cuoce per lungo tempo fino a diventare cremosa e saporita. Immancabile è poi la pasta con le vongole, piatto simbolo della tradizione marinara della città, spesso servito in bianco con aglio, prezzemolo e olio d’oliva, oppure nella versione rossa con l’aggiunta di pomodoro.
Tra le specialità di pesce, Napoli offre prelibatezze come la frittura di paranza, con piccoli pesci dorati e croccanti, e il baccalà fritto o alla napoletana, con pomodoro e olive. Sul versante delle carni, spicca la salsiccia con friarielli, un piatto rustico e saporito in cui la salsiccia viene accompagnata da questi tipici broccoli dal sapore leggermente amarognolo.
Lo street food partenopeo è un vero paradiso per i golosi. La frittatina di pasta, con pasta, besciamella, formaggio e salumi, è una specialità da non perdere. Le zeppole e i panzarotti, frittelle di pasta cresciuta e crocchette di patate, sono perfette per uno spuntino veloce. Ma il vero protagonista è il cuoppo napoletano, un cono di carta riempito con fritture di vario tipo, come crocchè, arancini e frittelle di alghe.
La pasticceria napoletana è celebre in tutto il mondo. La sfogliatella, nelle versioni riccia (croccante e friabile) e frolla (più morbida), è uno dei dolci più amati, ripiena di ricotta e semolino. Altro simbolo della città è il babà, soffice dolce lievitato imbevuto di rum, perfetto da gustare nella sua versione classica o farcito con crema e fragoline. A Natale non può mancare il rococò, un biscotto speziato e croccante, né gli struffoli, piccole palline di pasta dolce fritte e ricoperte di miele e confettini colorati.

Bevande

La tradizione delle bevande napoletane è un elemento essenziale della cultura partenopea, un insieme di sapori e rituali che accompagnano ogni momento della giornata. Il caffè è senza dubbio il simbolo più rappresentativo di Napoli, un vero e proprio rito quotidiano che si tramanda da generazioni. Preparato con la storica caffettiera napoletana o con la macchina espresso, è famoso per il suo gusto intenso e cremoso. Il caffè a Napoli non è solo una bevanda, ma un’occasione di socialità, un momento da condividere con amici e familiari. Tra le varianti più apprezzate vi è il caffè alla nocciola, una miscela arricchita con crema di nocciole, il caffè corretto, con l’aggiunta di liquore, e il caffè freddo shakerato, particolarmente rinfrescante nelle calde giornate estive. Un’usanza speciale è quella del caffè sospeso, un gesto di generosità con cui si paga in anticipo un caffè per chi non può permetterselo.
Accanto al caffè, Napoli vanta una lunga tradizione nella produzione di liquori artigianali, spesso preparati in casa con ingredienti naturali e ricette tramandate da secoli. Il limoncello è uno dei più celebri, un liquore dolce e profumato ottenuto dall’infusione di scorze di limoni, zucchero e alcol, servito freddo come digestivo. Accanto a esso troviamo il nocillo, preparato con noci lasciate in infusione con spezie e alcol, dal gusto intenso e speziato, il liquore alla liquirizia, aromatico e avvolgente, e il finocchietto, realizzato con semi di finocchio selvatico, dal sapore fresco e leggermente erbaceo.
Il territorio campano, pur non avendo Napoli come principale zona vinicola, offre una grande varietà di vini di alta qualità che si ritrovano sulle tavole partenopee. La Falanghina è uno dei bianchi più apprezzati, dal sapore fresco e fruttato, perfetto per accompagnare i piatti di pesce, mentre il Greco di Tufo, con il suo carattere minerale e strutturato, è ideale per primi piatti e formaggi. Per chi predilige i rossi, il Taurasi è uno dei più pregiati, un vino corposo e complesso che può invecchiare per anni, esaltando il sapore di carni e piatti elaborati.
Oltre alle bevande alcoliche, Napoli conserva anche la tradizione di alcune bibite dolci e rinfrescanti. Il latte di mandorla è una di queste, una bevanda fresca e dal sapore delicato, ottenuta dalla spremitura delle mandorle e molto apprezzata soprattutto nei mesi estivi. Un’altra bibita storica è la gassosa, una soda dolce che spesso viene miscelata con il vino per ottenere la classica combinazione “vino e gassosa”, diffusa nelle famiglie napoletane come alternativa leggera e dissetante.

Punti d'interesse

Il cuore pulsante della città è il suo centro storico, dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO, un dedalo di vicoli, chiese e palazzi storici che raccontano secoli di dominazioni e influenze culturali. Una delle attrazioni principali è Spaccanapoli, la lunga strada che divide in due il centro antico, lungo la quale si incontrano alcuni dei monumenti più importanti, come il Monastero di Santa Chiara con il suo splendido chiostro maiolicato e la Chiesa del Gesù Nuovo, con la sua caratteristica facciata bugnata. Poco distante si trova San Gregorio Armeno, la famosa via dei presepi, dove artigiani locali realizzano statuette e scenografie uniche, non solo per il periodo natalizio ma durante tutto l’anno. Un altro gioiello del centro è la Cappella Sansevero, che custodisce il Cristo Velato, una delle opere scultoree più straordinarie al mondo, famosa per il realismo del velo di marmo che ricopre la figura di Cristo.
Napoli è anche la città dei sotterranei: Napoli Sotterranea offre un viaggio nelle cavità e nei cunicoli scavati nel tufo, usati nel corso dei secoli per scopi diversi, dalle cisterne d’acqua ai rifugi antiaerei durante la Seconda Guerra Mondiale. Un’altra tappa imperdibile è il Museo Archeologico Nazionale, che ospita una delle collezioni di arte romana più importanti al mondo, con mosaici, affreschi e sculture provenienti dagli scavi di Pompei ed Ercolano. Uscendo dal centro, si può ammirare il Maschio Angioino, il castello medievale che domina Piazza Municipio, e il maestoso Palazzo Reale, con le sue sale affrescate e il suggestivo Teatro di Corte. Accanto si trova il Teatro San Carlo, uno dei teatri d’opera più antichi e prestigiosi d’Europa, che ancora oggi ospita spettacoli di livello internazionale.
Per una passeggiata panoramica, il lungomare di Napoli offre una vista spettacolare sul Golfo, con il Vesuvio sullo sfondo e le isole di Capri, Ischia e Procida all’orizzonte. Da qui si raggiunge facilmente Castel dell’Ovo, la fortezza più antica della città, situata sull’isolotto di Megaride, luogo leggendario legato alla sirena Partenope. Salendo sulla collina di Posillipo, si gode di una delle viste più belle della città, soprattutto dalla terrazza di Parco Virgiliano, un’oasi di pace sospesa tra mare e cielo. Un’altra zona panoramica è il quartiere del Vomero, dove si trovano la Certosa di San Martino e Castel Sant’Elmo, due luoghi che offrono un panorama mozzafiato su tutta Napoli. Per gli amanti della scienza e della tecnologia, una visita alla Città della Scienza permette di esplorare mostre interattive e approfondire il legame della città con il progresso scientifico.
Nei dintorni di Napoli, gli scavi di Pompei ed Ercolano sono tra le attrazioni più visitate al mondo, testimoni di un passato che il tempo ha cristallizzato sotto le ceneri del Vesuvio. Sempre nelle vicinanze, il Vesuvio stesso è una meta imperdibile per chi ama la natura e vuole vivere l’emozione di camminare fino al cratere di uno dei vulcani più famosi al mondo.

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