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Sara Assicurazioni al Giro d’Italia

23/05/2024

Un atleta paralimpico, il proprietario di un bike hotel, un manager. Tutti uniti in nome della bicicletta e della sicurezza. Magie del Giro-E e anche di Sara Assicurazioni, che al Giro con le bici a pedalata assistita, dove partecipa con una propria squadra, si fa bandiera della sicurezza stradale attraverso il suo programma SARA SAFE FACTOR, raccontando il l Giro d’Italia con un hub dedicato (https://www.sara.it/giro-italia-2024) dove seguire le tappe della Corsa Rosa e scoprire i valori che uniscono Sara al Giro: mobilità, sicurezza, innovazione, sostenibilità e inclusione.

«Siamo orgogliosi di essere ancora al fianco di questo evento iconico per il nostro Paese e per lo sport», dichiara Alberto Tosti, direttore generale di Sara Assicurazioni, che è sponsor ufficiale del Giro d’Italia dal 2018. «Per noi è anche l’occasione di esprimere al meglio il DNA del brand Sara, grazie a varie attività che ci permettono di parlare di mobilità, sicurezza stradale, innovazione e sostenibilità, senza dimenticare la presenza sul territorio e il coinvolgimento di clienti, dipendenti e agenti che possono vivere in prima persona l’esperienza dei campioni».

A pedalare nel team di Sara Assicurazioni nell’edizione 2024 del Giro-E è venuto anche Alessandro Ossola. Fa parte della Nazionale italiana di atletica, vanta i record italiani sui 60, 100 e 200 metri, un bronzo europeo e una finale paralimpica a Tokyo 2020. Nel 2015 ha avuto un grave incidente in moto, in seguito al quale ha subìto l’amputazione della gamba sinistra. «All’inizio vedi tanto buio, poi la famiglia, gli amici, lo sport ti portano fuori di casa e a vivere di nuovo. Lo sport è stato fondamentale in questo percorso, perché mi ha dato obiettivi da raggiungere». Ha fondato Bionic People, un’associazione di ragazzi con disabilità, ed è ambassador di Sara Assicurazioni per i temi dell’inclusione e della diversità. «Andiamo nelle scuole, nelle università, nelle aziende, per raccontare quanto la diversità può essere un valore, non un limite. Il fine è cambiare lo sguardo delle persone nei confronti dei disabili. L’errore più comune è lo sguardo, un po’ pietistico, invece bisogna considerare chi si ha di fronte è una persona con disabilità, ma che fa tantissime cose».

«Eccome!», esclama Emiliano Cantagallo, ciclista da 30 mila chilometri l’anno, un bike hotel sullo Zoncolan (che ha scalato 132 volte), organizzatore con l’ex pilota di F1 Giancarlo Fisichella della Roma XXIVh (in bici, ovviamente). «Alessandro è un atleta più di me, ha una forza straordinaria! Fa un altro sport ma la cosa bella è stare assieme, fare qualcosa insieme e in questo la bici a pedalata assistita è eccezionale, perché è un passe-partout per entrare in un mondo meraviglioso che prima richiedeva tanto allenamento». Con un altro pilota di F1, Andrea Montermini, Cantagallo è protagonista di SARA SAFE FACTOR, un tour itinerante nelle scuole italiane che coinvolge ragazzi e ragazze in età da patente. «Cerchiamo di fare capire il punto di vista del ciclista. La bici in Italia ha vita difficile sulle strade, eppure è il mezzo sostenibile per eccellenza e in Europa è diffusissima nelle città. Spieghiamo ai ragazzi che siamo tutti maleducati, sia chi pedala affiancato in gruppo sia chi guida usando il cellulare. Il problema è che da una parte c’è un mostro d’acciaio di oltre mille chili che viaggia a una certa velocità, mentre io sono su una bicicletta. La soluzione? Una sola: in strada e in pista vincono le regole».

Avviato nel 2005, SARA SAFE FACTOR è un progetto rivolto agli studenti in età da patente degli istituti superiori di numerose città italiane. Grazie alla partecipazione di piloti professionisti che portano la loro testimonianza, i ragazzi possono apprendere l’importanza di una guida corretta e responsabile. Nei suoi 19 anni, il progetto ha coinvolto oltre 135.000 studenti: dalle scuole al mondo digital, il progetto dialoga coi giovani anche attraverso una pagina Facebook dedicata, che conta oltre 74.000 follower (https://it-it.facebook.com/SaraSafeFactor/) e un racconto delle tappe sul profilo Instagram della Compagnia.

La sicurezza su strada è da sempre nel DNA del Gruppo Sara ed è estremamente attuale: gli ultimi dati evidenziano che nel 2022 si sono verificati 165.889 incidenti stradali con 3.159 vittime, soprattutto tra gli occupanti di autovetture, e 223.475 feriti. Per quanto riguarda bici e monopattini, si sono registrate 221 vittime. Gli incidenti che hanno coinvolto i monopattini elettrici sono stati 2.929, con 2.787 feriti. I dati evidenziano un elevato numero di decessi tra le fasce d’età più giovani: nel confronto col 2021, sono cresciuti del 21,2% quelli nella fascia 15-19 anni e del 10,4% quelli nella fascia 25-29.

Tra i comportamenti errati più frequenti sulle strade si registrano la distrazione, il mancato rispetto della precedenza e la velocità troppo elevata.

«Ogni anno Sara Assicurazioni investe l’1 per cento dell’utile netto sui temi della sicurezza stradale, cercando la via per fare convivere tutti gli attori che occupano la strada: automobilisti, motociclisti, ciclisti, pedoni, autisti di mezzi pesanti, che devono rispettarsi l’un l’altro», spiega Marco Brachini, direttore marketing di Sara Assicurazioni. «Per aumentare la sicurezza bisogna investire nelle infrastrutture, ma anche cambiare la cultura: rispetto, condivisione, uso improprio del cellulare, alla guida ma anche a piedi o in bicicletta. Gli elementi che ci portano a distrarci sono le cause più banali di incidente, ma non per questo meno rischiose. Abbiamo sviluppato una piattaforma di comunicazione che invita a riflettere su questi rischi, e se possibile prevenirli. Assicurarsi, anche in bici, è il primo passo».

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