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ONU pro bike

04/04/2022

Grazie alla proposta del rappresentante del Turkmenistan, il 15 marzo scorso i 193 membri dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite hanno adottato una risoluzione a sostegno della bicicletta come strumento per combattere il cambiamento climatico. La risoluzione è stata approvata all’unanimità e, come tutte le risoluzioni dell’Assemblea Generale, pur non essendo vincolante per gli Stati, rappresenta un altro passaggio istituzionale per accreditare la bicicletta come pilastro della mobilità sostenibile. Invita gli Stati membri a “integrare la bicicletta nei trasporti pubblici, negli ambienti urbani e rurali dei paesi in via di sviluppo e sviluppati”. Inoltre suggerisce alla politica di “prestare particolare attenzione alla bicicletta nelle strategie di sviluppo trasversali, compresi i servizi di bike sharing”, nonché quando possibile nelle “politiche e programmi di sviluppo internazionali, regionali, nazionali e subnazionali”.

In una situazione geopolitica complicatissima a causa del conflitto in Ucraina, che rischia di annullare anni di lavoro comune in favore dell’ambiente, è una buona notizia. Anche perché l’uso estensivo e massivo della bici consentirebbe di abbattere le emissioni di CO2 dovute al pendolarismo. Uno studio inglese calcola che l’uso diffuso delle e-bike potrebbe sostituire 3 milioni di viaggi in automobile per andare al lavoro e, di conseguenza, il 10 per cento delle emissioni di CO2 prodotte al pendolarismo.

Quindi è ufficiale: mamme, comprate una bici ai vostri ragazzi!

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