Il tempo vola. Il Giro-E oggi parte dal Lazio. Rieti, città di partenza della tappa 10, è già sul percorso Giro, quindi è stata un’immersione immediata nel mondo della Corsa Rosa. La città che ha salutato l’avvio dei ciclisti elettrici ha origini antiche ma guarda al futuro. Già esiste, infatti, una ciclovia di svariati chilometri tutta intorno alla città, immersa in una meravigliosa area verde che si affaccia su un bellissimo paesaggio; permette a ogni turista di scoprire e godere di tutte le bellezze di Rieti dalla sella della bici elettrica.
I partecipanti al Giro-E non hanno avuto molto tempo per trastullarsi con il panorama, perché le bici e il percorso hanno richiesto la loro attenzione, oltre che le loro energie.
La tappa non era delle più dure: 86 chilometri per 950 metri di dislivello positivo. Ma il profilo altimetrico, tutto un mangia e bevi, come dicono i ciclisti, cioè su e giù, fa consumare parecchie calorie. L’asperità di giornata è il Valico della Somma, un categoria 4, meno di sette chilometri al cinque per cento. Da lì, ultimi quaranta chilometri in discesa, fino all’arrivo, a Foligno. Magie del Giro: già in Umbria.
Tappa molto interessante, piuttosto, dal punto di vista culturale. Sulle orme di San Francesco fin dall’ingresso a Piediluco, frazione di 523 abitanti classificata tra i borghi più belli d’Italia, prima della salita della Forca e della discesa di Arrone. Lungo la via Flaminia si avvicinano le Fonti del Clitunno, di cui si innamorò Giosuè Carducci, con il loro Tempietto paleocristiano, patrimonio Unesco. Ma il clou è a Foligno. Nell’anno in cui si ricordano i 700 anni dalla scomparsa del Sommo, Dante Alighieri, Foligno si prepara a festeggiare, nel 2022, i 550 anni dalla pubblicazione della prima copia della Divina Commedia, impressa l’11 aprile 1472 dal tipografo Giovanni Numeister, allievo di Gutenberg, a casa dell’orafo Emiliano degli Orfini, tuttora sulla piazza principale. Il trasferimento verso la partenza di domani, 100 chilometri appena, avrà consentito una visita o almeno un pensiero a un luogo tanto importante per la storia della lettura e la lingua italiane.
La menzione del giorno va al Team Toyota, che per l’occasione si è fatto in due. Nella tappa 10, infatti, sono stati in 12 gli alfieri Toyota, capitanatsi dal conduttore di Salite da incubo Patrick Martini e, per l’occasione, dalla fashion cyclist Elisa Scarlatta in arte Cherybombom. I dirigenti Toyota, dall’amministratore delegato Luigi Luca’ ad Alberto Santilli (Business Support Director), Mariano Autori (Marketing and Communication Director) e Christian Mohorovich (Sales Director), in puro stile nipponico non si sono negati al “dovere” e, in sella alle loro Trek, hanno portato brillantemente a termine la tappa.