Ha dato i natali al Parmigiano Reggiano (assieme alle vicine Parma e Modena), al tricolore (la futura bandiera d’Italia fu mostrata per la prima volta in questa città il 7 gennaio 1797) e, tra i tanti, al poeta Ludovico Ariosto, al disegnatore Walter Molino nonché, per variare, al dj Benny Benassi. A Reggio Emilia si respira la storia. Sorta lungo la via Emilia, la strada romana che collegava Piacenza a Rimini, è stata in sette edizioni, tra il 1927 e il 2022, sede di arrivo di tappa del Giro d’Italia; nonché traguardo di una tappa del Giro d’Italia Women con vittoria di Elisa Balsamo allo sprint, sempre nel 2022. Adesso, nel suo palmarès anche la partenza della tappa numero 9 del Giro-E Enel, che si concluderà a oggi Viadana dopo neanche 60 chilometri.
C’è molto da fare e vedere, a Reggio Emilia. Partendo, per esempio, dagli eclatanti tre ponti di Calatrava, realizzati in acciaio verniciato di bianco, con le loro forme sinuose e leggere che annunciano ai viaggiatori che arrivano dall’autostrada la Reggio Emilia del XXI secolo. Dal 2013 si è aggiunta la stazione dell’Alta Velocità Mediopadana: la caratteristica forma a onda, il gioco di luci, la struttura in acciaio bianco e vetro l’hanno resa una delle opere d’architettura contemporanea più ammirate e una delle stazioni più belle del mondo.
Città d’arte, offre cupole manieriste e barocche, le tracce del passato medievale e rinascimentale. Da non perdere la Cattedrale, la Basilica di San Prospero, i Chiostri di San Pietro, il Palazzo del Comune che si affaccia su Piazza Prampolini, centro culturale della città. Per i brindisi, ammesso esclusivamente il Lambrusco Reggiano.