Gnocco fritto, crescentine, stria, tortellini, zampone, cotechino, erbazzone, lo zucchero caramellato tiramolla, il lambrusco e il liquore all’anice sassolino. I peccati di gola sono all’ordine del giorno, a Sassuolo, 17 chilometri a sud ovest di Modena, capitale della ceramica e della piastrella e luogo di perdizione per chi ama i piaceri della tavola. È da qui che parte la tappa numero sette del Giro-E Enel 2025. I ciclisti, elettrici e non, naturalmente devono stare leggeri, perché c’è da pedalare. Soprattutto oggi. Se ieri, sotto il profilo ciclistico, è stata una giornata tranquilla, oggi si fa sul serio, con l’arrivo a Castelnovo ne’ Monti sull’Appennino reggiano dopo ben 1.700 metri di dislivello positivo. Oltre a pantagrueliche occasioni, Sassuolo offre molto. Da vedere il palazzo Ducale, per esempio, ma anche Piazza Garibaldi, con i suoi portici e le canalette, il Duomo di San Giorgio, patrono della città, e il Castello di Montegibbio, eretto sulla collina a difesa dei territori canossiani. Se si vuole pedalare, nei pressi del Parco Ducale, in via dei Moli, si trova l’accesso al Percorso Natura Secchia: un itinerario ciclopedonale lungo il fiume Secchia che offre l’opportunità di fare attività ricreativa e sportiva all’aria aperta, passeggiando, correndo o pedalando, per riscoprire il fascino naturale dell’ambiente fluviale. Tra i suoi tanti figli, Sassuolo spazia enormemente, andando dal cantante Nek al cardinale Camillo Ruini.