Tappa numero 4 del Giro-E Enel 2025. Frazione interamente abruzzese e primo arrivo in quota di questa edizione. Il via da Celano, provincia dell’Aquila.
Città dal 1998, Celano offre ai suoi visitatori un’immersione tra natura e fede religiosa. Situata nel Parco regionale Sirente-Velino, a circa 800 metri sul livello del mare, era nota in passato come Caput Marsorum e fu patria del francescano Tommaso da Celano, il primo agiografo di San Francesco. Con la sua posizione domina dall’alto la Piana del Fucino, detta l’orto d’Italia, e dà il nome alle locali Gole di Celano, uno dei canyon più belli d’Italia con un dislivello che va dai 1.330 ai 500 metri, l’ideale per fare passeggiate, trekking ed escursioni all’aria aperta. Da non perdere il Castello Piccolomini, che domina dall’alto la città e ne è il simbolo, testimonianza della Celano medievale, la anche le tantissime chiese, da San Giovanni alla Madonna delle Grazie con il suo portale delle donne, da San Francesco a Santa Maria Valleverde, a riprova del legame religioso dei celanesi. E se dopo lo sport o il raccoglimento occorre una pausa, niente di meglio di un liquore del luogo: genziana, nocino o ratafià, che come cantava Paolo Conte, “il gaucho sa che cos’è”.
In città sono presenti, dal 2019, due stazioni di ricarica elettriche, dislocate in punti strategici quali Piazza Aia e via della Torre. Luglio e agosto sono i mesi ideali per visitare Celano: si celebrano i Santi Martiri, protettori della città, e si svolgono il Festival Jacovella, il Festival AdArte e l’Anno Federiciano. Ciclista avvisato…
Tra gli ardimentosi “elettrici”, oggi, anche il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio, che ogni volta che il Giro-E passa per la sua regione accetta la sfida e inforca la bici. Anche perché l’Abruzzo è amico della bici: sia quella da cicloturismo sia quella da corsa. Per quanto riguarda il Giro d’Italia, ha ospitato arrivi di tappa in 98 edizioni su 108. Un record? Dal 2016 in poi, l’Abruzzo ha sempre ospitato almeno un arrivo di tappa l’anno.