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Giro-E Enel 2025 – Tappa 18 Roma – Roma

01/06/2025

Chiudere così fa meno male. Circondati da tutta questa Grande Bellezza, in una giornata splendida per sole e contorno di pubblico festante. Roma regala sempre gioie, al Giro-E Enel. Che oggi ha tagliato qui il traguardo dell’ultima delle 18 tappe dell’edizione 2025, la settima.

È stato un Giro-E straordinario, per intensità ciclistiche ed emozioni. Un vero viaggio nell’Italia più bella, vista dal sellino di una bici da corsa a pedalata assistita, quindi in modo slow e safe, con le strade chiuse al traffico grazie all’ausilio dell’infaticabile Polizia Stradale che ha preceduto il peloton elettrico.

Oggi una sfilata, con il record di team al via (21) e tanti nuovi ospiti, per ricordarci che il Giro-E è soprattutto una festa itinerante, che di tappa in tappa, di città in città, regala gioie ai partecipanti e ricorda a tutti noi l’importanza, anzi, la necessità di approdare a una mobilità realmente sostenibile. Dobbiamo consumare meno energia, produrre e usare energia green e pedalare quanto più possibile, perché fa bene alla nostra salute e all’ambiente.

La tappa Roma-Roma

Con quali parole si può descrivere una tappa che si svolge a Roma e ci regala Colosseo, Fori Imperiali, Lungotevere? Non ci accingiamo neppure a provarci. Roma è Roma. Semplice.

Era la terza volta (consecutiva) del Giro-E a Roma. Ma, chissà perché, con questa città sembra sempre tutto bello come la prima volta.

A livello ciclistico, la giornata di oggi ha offerto un percorso interamente cittadino di 27,7 chilometri e interamente pianeggiante (150 metri di dislivello positivo appena). Ma oggi, è ovvio, non si pedalava né per la gloria né per la fatica, ma soltanto per la bellezza.

Quattro giri di un circuito di 6,9 chilometri, interamente sul percorso Giro. Purtroppo il Giro-E non ha potuto transitare per il Vaticano, un’emozione riservata ai professionisti della Corsa Rosa, che speriamo, pur presi dall’agone, abbiano potuto godere come si conviene di un’esperienza eccezionale. Ma che spettacolo, comunque, il Green Fun Village by Continental a Piazza della Bocca della Verità (un’esclusiva del Giro-E) e poi l’hospitality in via del Circo Massimo, da cui assistere alla volata dei campioni, quelli veri, e darsi l’appuntamento, nascondendo una lacrima, all’anno prossimo.

Il personaggio del giorno – Alessandro Ossola

Alessandro Ossola, torinese, atleta paralimpico è un amico del Giro-E Enel. L’anno scorso ha partecipato a due tappe, quella di apertura e quella di chiusura, sempre con il team di Sara Assicurazioni. E oggi a Roma per il Gran Finale del Giro-E Enel 2025 c’era anche lui.

Sono stato il primo bionico a pedalare al Giro-E, l’anno scorso, ed è una cosa che mi riempie d’orgoglio. Questa esperienza con le bici a pedalata assistita è proprio bella, coinvolgente, pedalare in gruppo, tagliare il traguardo del Giro… Quest’anno, a Roma, nell’unica tappa in cui ho pedalato, sono stato anche il capitano del team, qualcosa di super emozionante. La bici sa unire tutte le persone, indipendentemente dalla loro condizione: è un messaggio importante da dare”.

Alessandro è presidente di Bionic People, un’associazione no profit che ha l’obiettivo di sensibilizzare le persone sui temi della disabilità e dell’inclusione sociale. “Mi piace il concetto di bionico, perché si dà sempre più importanza al linguaggio e penso che, pur se nella parola disabile o persona con disabilità non ci sia niente di male, e anzi, io mi ci riconosco, bionico riesca a dare un mood molto più positivo alla disabilità stessa. Questo è importante, perché non deve esserci nessuna tipologia di pietismo nei confronti delle persone che hanno una disabilità. Anzi, è bello vedere come alcune di loro riescono a reagire e a essere perfino di ispirazione per tanti altri, magari anche per chi disabilità non ne ha. La parola bionico mi ricorda l’uomo bionico, stile Iron Man, nel senso del film, una persona che ha qualcosa di meccanico, ma anche dei superpoteri. A mio parere è un messaggio di forza, riesce a trasmettere energia, che sono corse importanti per chi ha una disabilità, perché bisogna avere forza, reagire, cercare sempre di essere ottimisti. Per riuscire a tirarsi fuori da determinate situazioni, a volte veramente difficili, serve tanta, tanta positività”.

Un messaggio di coesione e impegno civico: il team ANCI al Giro-E con il capitano Chiappucci

Rappresentare in modo simbolico, ma davvero concreto, l’impegno delle istituzioni locali verso una mobilità più sostenibile, uno sport davvero inclusivo e una partecipazione giovanile attiva nella definizione e nell’attuazione delle Politiche giovanili.

Questi erano gli obiettivi che si poneva il team ANCI al Giro-E, che nell’ambito delle attività finanziate dal Fondo Nazionale Politiche Giovanili ha partecipato a tutte le tappe dal 13 maggio all’1 giugno, ogni giorno composto da giovani amministratori under 35 e ambassador ANCI selezionati da tutta Italia che hanno pedalato fianco a fianco, in salita e in pianura, portando il messaggio di coesione e impegno civico in tutto il territorio nazionale.

A guidarli nelle diverse prove è stato in ogni tappa l’ex professionista Claudio Chiappucci, uno dei corridori più amati del ciclismo italiano, che ha tenuto alto l’orgoglio di chi porta avanti le proprie battaglie con entusiasmo e impegno civico, caratteristiche che lo contraddistinguono sia come straordinario ciclista che come capitano del team ANCI, sulla scia dell’esperienza vissuta dallo stesso Chiappucci come assessore allo Sport.

Un’esperienza da ricordare per ANCI e per tutti gli amministratori che hanno potuto pedalare con un campione sulle strade del Giro d’Italia.

Clicca qui per scoprire le classifiche del Giro-E.

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