Il giorno dei giorni del Giro-E Enel 2025. La tappa più dura, quella in cui si sono beatificati i partecipanti, ma soprattutto i motori delle e-road, le bici a pedalata assistita che consentono un evento del genere. Basti dire che se la partenza era a Susa, l’arrivo a Sestriere, il comune più alto d’Italia.
Al centro dell’omonima valle, distante 50 chilometri da Torino, Susa si trova laddove la pianura e la montagna si incontrano. È detta Porta d’Italia per la sua posizione strategica alla confluenza delle strade per i valichi del Moncenisio e del Monginevro. Insediamento celtico, oggi è una cittadina molto vivace, frequentata da turisti e animata da eventi. Come, appunto, la partenza della penultima tappa del Giro-E 2025.
Tanto da vedere: Piazza San Giusto con la cattedrale romanico-gotica dell’anno Mille e la possente torre campanaria alta 55 metri, l’Arco di Ottaviano Augusto lungo l’antica la Via Cozia, oggi nota come Via delle Gallie, il Castello medievale della Contessa Adelaide, sposa del Conte Oddone di Savoia, sede del Museo Civico, l’anfiteatro romano, il Palazzo Comunale e quello de’ Bartolomei. Dai vigneti di montagna Avanà e Bequet, a quota 800 metri, si producono il Valsusa DOC e il Vino del ghiaccio. Altrettanto tipico della zona è il genepy, liquore ottenuto per infusione di piante di Artemisia coltivate a oltre 1.500 metri. Da bere responsabilmente, soprattutto se occorre guidare.
All’esordio come città di partenza del Giro-E, Susa è stata attraversata per tre volte da tappe del Giro d’Italia; l’unico arrivo qui è datato 1959, quando Jacques Anquetil vinse la cronometro individuale partita da Torino.