Oggi si è chiusa la seconda settimana del Giro-E Enel 2025, con un crescendo di difficoltà che ne annuncia la terza e ultima, nettamente impegnativa. Da Fonzaso ad Asiago, 60 chilometri per 1.400 metri di dislivello positivo, da conquistarsi a uno a uno. Grazie ai motori, è stata una passeggiata, per quanto intensa.
La città di partenza, Fonzaso, è un piccolo comune in provincia di Belluno, immerso nella Vallata del Cismon e circondato dai monti Avena, Aurin, Roncòn e Vallorca. Nel Medioevo condivise le vicende di Feltre fino a entrare nella Repubblica di Venezia, oggi offre un ricco patrimonio culturale e storico, tra cui ville, chiese e siti archeologici, oltre a una forte vocazione per la mobilità sostenibile e la valorizzazione artistica del territorio. Originari di Fonzaso erano i grandi maestri spadai del Cinquecento, i cui prodotti di altissima qualità erano rinomati in tutto il mondo occidentale dell’epoca. Uno di loro, Andrea Ferrara, acquisì una fama talmente grande che fino al Settecento, in Inghilterra, per dire spada, dicevano il suo nome. Un’altra cosa per cui è famosa Fonzaso è il fagiolo Bonèl: bianco, e soprattutto buono.